BDR Clan Forum

Spero vada bene come nuovo topic. Qui dove postare resoconti, diari, foto on game, e tutto quello che vi passa per la testa, dal punto di vista dei nostri soldati in gioco!



Inizio io con il diario del mio soldato semplice sull'ultima missione della campagna a Duala! Spero vi piaccia!

p.s.

Sugli orari on game non sono molto sicuro e sono andato a naso..



20/07/2011 "OPERATION FLASH HOUR"

Trasferito in fretta e furia, nemmeno il tempo di conoscere i compagni della "Brigata Dispiegamento Rapido" un po' meglio, tanto meno il tempo per allenarmi anche solo un pochino e riprendermi dal lungo viaggio.

"Duala ormai fa parte del mondo libero figliolo.."

Cosi mi ripeteva il generale quando fui avvisato del trasferimento in massa di nuove truppe in quel bollente paiolo di nome Duala.

"Manca solo il rush finale ed è nostra, quei codardi non vi daranno problemi e presto scattere foto alla fortezza dei ribelli.."

Si certo..col senno di poi mi sarei messo a ridere, ma quei giorni ero solo contento di servire il mio paese e di poter dare una mano..

h 0400 am:
Nottata insonne, l'adrenalina mi pompava nelle vene già dalla sera prima ed ero soltanto eccitato di poter andare presto al fronte, non vedevo l'ora di sparare a qualche ribelle, e perchè no, a qualche maledetto russo..

Sveglia rapida, tutti giù dalle brande, indossare mimetica e protezioni mentre si può dare uno sguardo alla mappa, già vista nei giorni precedenti, intanto il Colonnello sbraita ordini a destra e a manca ai vari sergenti delle squadre, e poi subito a correre agli armamenti.

Assegnamento delle squadre, io sono con tre veterani e un sergente. Fisso in faccia i loro volti, con un mezzo sorriso ebete sul mio volto. Abbiamo un medico, il caposquadra e un granatiere.

"Imbraccia una minimi e seguici ragazzo.."

Questa è stato il benvenuto in squadra e, a dirla tutta, non mi aspettavo di sentire assolutamente altro in quel momento.. Imbraccio la M249 SAW, mi carico in spalla uno zaino di supporto per il nostro medico e quante più munizioni possibile, e sono pronto a fare la guerra..

O almeno cosi continuavo a ripetermi..

h 0430 am:
Tutti pronti, chi prima chi poco dopo, di corsa verso l'eliporto per essere rapidamente trasportati da uno dei nostri orgogli della flotta: il Chinook. Un orgoglio che quella mattina non voleva proprio darci una mano..
Purtroppo siamo costretti a un ritardo per problemi tecnici a uno dei rotori di controllo, tutti fermi per mezz'ora all'eliporto, controllando le mappe e gli equipaggiamenti mentre i tecnici sistemavano quell'intoppo che non doveva esserci.
Nel frattempo, ho saputo poi, il nostro M1A1 Abrams era già partito per far assaggiare un po' di piombo ai nemici e, sempre poi, ho saputo che una squadra di specialisti, sfruttando le tenebre della notte che stava finendo, era già in viaggio per riuscire a strappare il ponte ai ribelli..

h 0500 am:
Finalmente siamo pronti, il Chinook riesce finalmente ad alzarsi in volo, trasportando con noi il LAV di supporto.
Mentre siamo in volo e tengo stretta fra le mani la mitragliatrice di copertura della coda, fisso l'alba che ci saluta all'orizzonte.

Un nuovo giorno di guerra in Duala.

E anche se il nostro vantaggio tattico del buio è andato a puttane, io mi sento carico a mille e pronto a sparare.

Alle volte i punti di vista cambiano davvero rapidamente..

h 0515 am:
Hazena Vulcano è in vista, siamo quasi alla zona di sbarco, e io faccio in tempo a darmi un'occhiata alle spalle, fissando in volto quei compagni, per me tutt'ora sconosciuti, ma che comunque sento amici, come se li conoscessi da sempre.

Tutto è durato pochi secondi..

Vedo un bagliore alla mia sinistra, e con la coda dell'occhio vedo che un'antiaerea sta aprendo il fuoco contro il nostro elicottero proprio durante la fase di atterraggio.

Questione di attimi..

Il pilota fa un grande atterraggio di fortuna, riuscendo a far scendere il LAV senza danni.
Io nel frastuono sento il mio sergente che grida a squarciagola "GIU' GIU'..CAZZO TUTTI FUORI!!"

Mi lancio, senza nemmeno guardare dove atterrerò.
Prego che tutto vada bene e solo in quell'istante ho realizzato che quei volti che guardavo prima, potrei non rivederli entro la fine di quella mattinata.

h 0530 am:
L'atterraggio non è stato molto bello, tanto meno piacevole, riapro gli occhi che il Chinook non c'è più, ci sono tanti feriti intorno a me, e il medico della nostra squadra mi sta guardando chiedendomi se va tutto bene. Mi rialzo, e subito ci muoviamo verso Hazena Vulcano col LAV.

h 0600 am:
I nostri sniper fanno un eccellente lavoro, riescono a spottare un po' di tiratori nemici e noi ce ne stiamo tranquilli al sicuro, dando un po' di copertura. O meglio, gli altri danno copertura, io nemmeno capivo dove mirare. Sentivo gli spari, e stranamente l'adrenalina di poco prima incominciava a somigliare alla paura..
Il LAV ci porta tra Pinley e Ashlake Resort, scendiamo e procediamo sul lato sinistro della strada, mentre la squadra Leopardi si muove sù quello destro.

La guerra è un inferno..

E sono stati quei fottuti vicoli e quelle maledette baraccopoli a farmelo capire. Dio solo sa se non spuntavano da ogni angolo, sia ribelli che proiettili.
Tenevo la testa giù, e continuavo ad avanzare cercando di stare dietro alla mia squadra senza essere troppo di peso.
Avanziamo verso il benzinaio della città, da dove sentiamo provenire degli spari.

"Ci serve copertura qui The End!!"

Urla il mio sergente, subito mi apposto, mentre i miei compagni vanno a salvare uno non della nostra squadra, rimasto ferito e separato dai suoi compagni.

E li successe..

Due ribelli mi attraversano la strada. Non sapevo cosa voleva dire uccidere qualcuno, ma ero davvero carico e soprattutto, alla radio continuavo a sentire le grida del ferito che stavamo cercando di salvare.
Quei tre secondi sono durati tanto, poi è stato tutto veloce ed automatico.
Seguo il primo che attraversa la strada sul mirino, e sparo. Raffica breve, tre colpi, due a segno e lui va giù come un sacco di patate marce.
Il secondo mi guarda, si butta a terra cercando un riparo che però non lo salverà.
Altre tre raffiche, del tutto inutili ma ero nervoso e volevo fargliela pagare a quei bastardi. Lo inchiodo letteralmente a terra, stavo quasi per pensare a quello che avevo appena fatto, ma la mia squadra aveva bisogno di me e non c'era tempo per gli stupidi rimorsi.
Torno al benzinaio con il nostro medico, non appena giriamo l'angolo rischiamo di essere trapassati da quei maledetti 7.62 degli AK ribelli. Mi butto a terra, grido al medico di stare indietro e scarico un intero caricatore sù
quei maledetti sulla collina. Io e il medico li facciamo fuori tutti e quattro, anche quel bastardo col PKM che continuava a sparare come un forsennato..

h 0730 am:
Incominciamo a pulire i vicoli, strada per strada. Baracca per baracca. La città dev'essere pulita e dev'essere fatto in fretta.
Riesco a freddare assieme al medico, che ho incominciato a chiamare anch'io Pupo come tutti gli altri, altri due ribelli che ci aspettavano sdraiati in un vicolo, per il resto nulla di che, o almeno cosi credevo..

h 0745 am: Sembra tutto tranquillo, tant'è che stiamo già pensando a come portare il LAV fino a li, per poi spostarci.

Tutto in pochi istanti, come al solito..

Torniamo al benzinaio e incominciamo a ricevere raffiche di grosso calibro non si capisce da dove, sembrava da ovunque..

Faccio in tempo a guardare in faccia uno dei nostri fucilieri di squadra, ci scambiamo un rapido sguardo come chiedendoci in silenzio se io o lui avevamo visto da dove venivano gli spari, che quello cade a terra, colpito alla spalla da dietro. Socchiudo gli occhi giusto un secondo, pensando a quanto mi dispiacerebbe se fosse morto, ma non c'è tempo per il dolore in quel momento, solo per la rabbia. Riapro gli occhi e mi butto a terra, rotolando di lato per uscire dalla copertura.

Il bastardo era li, in piedi proprio sotto al benzinaio, che continuava a bersagliare il nostro sergente e il nostro medico, appiattiti dietro una baracca..

Premo il grilletto a più non posso, cercando solamente di controllare le brevi raffiche il più possibile. Lo stronzo fa solo in tempo voltarsi verso di me, e poi va giù in un attimo, ricoperto di sangue.

h 0800 am:
Per fortuna il nostro compagno è salvo, anche se un po' ammaccato. Decidiamo di muoverci con il LAV, ma purtroppo abbiamo un incidente sul percorso, il motore sembrava non rispondere ai comandi e chi più chi meno è ferito. Siamo costretti a un'evacuazione di emergenza per tutti quanti alla base, proprio poco dopo che avevamo saputo che gli specialisti avevano preso e distrutto il deposito di munizioni nemico.

h 0830 am:
Poteva finire li, ammaccati e feriti potevamo starcene tranquilli in base, aspettando che la squadra Ariete finisse di ripulire assieme alle Vipere l'intera penisola.
Ma le difese erano tante ancora, e soprattutto i nostri fucili reclamavano vendetta per tutti i feriti e i caduti..
Il nostro sergente, molto chiaramente, decide di fare un cordone di due Humvee, cercando di dare supporto ai nostri sniper, sulla collina di fronte alla Fortezza, purtroppo via radio non si capiva molto, l'unica cosa certa dall'ultimo contatto radio è che c'erano dei feriti, e gravi..

h 0845 am:
Arriviamo sul posto, la traversata sul ponte è stata tranquilla, un quarto d'ora di assoluto silenzio, se non fosse stato per le raffiche di calibro 50 dell'M1A1 che sentivamo in lontananza, seguite spesso e volentieri da sonori boati del cannone principale.
Prendiamo posizione in collina, dando supporto ai feriti, e ritirandoli in piedi appena possibile. Nessun morto e questo è sempre un buon segno.
Mentre la squadra Ariete continuava a spingere dentro la cittadina sorta attorno alla Fortezza, noi incominciamo a ripulire il palazzo e le immediate vicinanze. Non c'erano molti nemici, se non fosse per un infame, probabilmente spinto dalla disperazione in quel momento.
E' riuscito a ferirmi, e a giudicare dalle molte grida attorno a me, non sono stato l'unico a cadere.

L'unica cosa che ricordo è un fottuto dolore alla spalla, e subito dopo i muscoli delle gambe che mi cedevano, facendomi cadere a terra. Poi ancora una volta il volto di un medico, un'altro stavolta, che mi ritira sù dopo qualche bendaggio e qualche puntura d'emergenza, dicendomi che andrà tutto bene e che non è ancora tempo di riposarsi.

h 0930 am:
Avanziamo a piedi verso l'ultima postazione di ribelli, già ripulita dal nostro Tank, tutto tranquillo sembra, l'isola è nostra e Duala è finalmente libera.
Ci raduniamo con tutte le altre squadre, mentre in lontananza si sentono le pale dei rotori del Chinook che torna a prenderci.

Ritiro di tutte le truppe non proprio rapidissimo, ma per fortuna tutto è proceduto senza troppi intoppi. Credo che avessimo lasciato un tank nemico con la torretta operativa, e qualche pazzo ribelle, preso da chissà quale smania di eroismo, stava tentando di riutilizzarlo.

Evacuazione riuscita perfettamente fino alla USS Eisenhower, portaerei ad attenderci con cacciatorpedinieri di scorta a largo a Nord di Engor.

Che dire..
Ora ho avuto un assaggio di quello che nessuna scuola di addestramento, nessun percorso, nessun poligono di tiro possono darti. Puoi prepararti al meglio, ma un allenamento è e rimarrà sempre e solo un allenamento.
Il resto, la parte dove l'allenamento va applicato sul campo, è tutta un'altra storia..

L'impressione che ho avuto di questa Brigata? Beh..Sono dei grandi, missione ben gestita e ben coordinata, nonostante qualche intoppo; ma si sa, non esistono piani perfetti, e tanto meno esistono missioni che vanno sempre lisce come l'olio..

Sono davvero contento di essermi riuscito a infilare nella foto sulla portaerei..

Spero di poter partecipare ad altre missioni con loro, e perchè no, magari un giorno, una volta completato l'addestramento, fare domanda di trasferimento definitivo..

Sold. Semp. "The End" 21/07/2011

Manca il ringraziamento al "sergente" per averti fatto riportare il culo a casa! xD

Grazie The End bellissimo ...

ahahahah

Hai ragione Folgore!


Anche perchè ha fatto davvero un ottimo lavoro il sergente, specialmente nel CQB all'inizio..

Grazie Nemesi! Credo proprio che li farò per ogni missione se riesco, magari conditi anche con qualche foto se per una volta mi ricordassi Fraps..

emm fammi capire... quel fuciliere dove ti scambi l'occhiata e poi viene preso alla spalla destra ero io vero???? Perchè mi ricordo di essere stato ferito da un mitragliere sotto il benzinaio ihihihihi cmq è bellissimo dovresti farlo per ogni missione complimenti!

Figata! Voglio un seguito!!

Si Fireblood!!


Eri proprio tu, quel maledetto sotto il benzinaio quasi ci stendeva entrambi!



Sono contento che sia piaciuto, io mi diverto a fare cose cosi e non ci metto davvero nulla..la prossima volta vedo di segnarmi bene gli orari ongame..

bravo complimenti un granbel racconto vogliamo sentire le prox puntate

Un altro capitolo per le "Cronache di Guerra", stavolta dal punto di vista di un OPFOR durante l'ultima missione della campagna Panthera.

Spero vi piaccia ragazzi..

Isla Panthera. 08/2011

Mia adorata Katya, tutto è iniziato dopo che abbiamo abbattuto l'aereo spia di quei maledetti capitalisti. Abbiamo tentato di strappargli quei dannati documenti dalle mani, per cercare di scoprire cosa stessero cercando di spiare quei maledetti Yankee.

Come già ti ho detto nella nostra ultima lettera, purtroppo non è andata bene. Gli Americani hanno contrattaccato, e in forze,la nostra artiglieria è stata tagliata fuori da una squadra speciale di paracadutisti, e per di più quegli sporchi capitalisti hanno ucciso il Colonello senza mostrargli il minimo rispetto, e come al solito faranno la figura dei bravi ragazzi portatori di pace in televisione. Ma prima o poi la nostra Madre Russia rinascerà, io lo so, e lo sai anche tu mia cara Katya..

Penso a te molto spesso in questi ultimi giorni, nonostante tutto il trambusto che si sente sull'isola. Gli Yankee hanno rimesso in sesto un aereoporto nel Nord di Panthera, mentre noi ci siamo asserragliati fra le montagne del nostro Quartier Generale, preparandoci al meglio per l'ultima difesa.

Siamo senza un capo, infatti la gran parte delle truppe di difesa è allo sbaraglio, quasi non segue nemmeno più gli ordini,visto che il sostituto del Colonello non è una persona dotata di vecchie palle quadrate da Sovietico come il precedente.La maggior parte dei miei compagni Spetsnaz è stata uccisa nell'ultima missione, infatti mentre ti scrivo sono di fianco ai rimasugli di quella che era la nostra gloriosa unità dell'Armata Rossa. Ci sono io, esploratore e fuciliere d'assalto. C'è il nostro Cecchino Compagno Ventu, te lo ricordi vero? Si quello che dicevi che era matto.. E poi c'è il nostro Artigliere, Compagno Mandraku, quello un po' pazzo e mezzo sordo per le esplosioni ravvicinate, ricordi?

So già che faccia stai facendo, innanzitutto non devi preoccuparti, 3 Spetsnaz sono meglio di qualsiasi reparto d'assalto che quei capitalisti riescano a vomitarci addosso.. E poi con questi due, nonostante la nostra base sembri un po' desolata, mi sto divertendo, e ci tiriamo sù il morale nonostante stiamo incominciando a sentire, già da qui, i motori dell'aviazione Americana che incominciano a rollare..

Sono le cinque di pomeriggio mentre ti scrivo, e finisco di preparare il mio equipaggiamento mia dolce Katya, se tutto va bene farò saltare in aria qualche sporco capitalista con qualche bomba fatta in casa. Anche se temo davvero che, visti i ruoli dei miei due compagni, mi dovrò occupare di muovere e sparare con il nostro orgoglio antiaereo della Madre Russia, il Tunguska.
Non so dirti perchè, ma sento che sarai triste leggendo queste mie parole scritte di fretta, sappi che non devi.

Sono uno Spetsnaz, e se dovrò morire per difendere quest'isola fino all'ultimo, sono pronto a farlo in ogni momento.

Compagno Ventu intanto è partito in cerca di una buona posizione da dove fare quello che gli riesce meglio da una vita: dare la caccia ai capitalisti. Compagno Mandraku è ancora qui di fianco a me, mentre sta caricando il fuoristrada con tutta l'artiglieria e i colpi di mortaio che gli servono. Io sono pronto, e sto già facendo scaldare i motori al Tunguska. Non voglio dirti bugie dolce Katya, non so se tornerò per vedere il tuo volto ancora una volta, infatti sto fissando la tua foto che porto sempre con me, e ricorda che sei e sarai sempre nei miei pensieri.

...

Sono le sei e mezza Katya, e sono tra le montagne di Panthera, per fortuna il mio Tunguska si mimetizza bene fra gli alberi. Qui dentro alla torretta riesco anche ad avere il tempo di scriverti qualche parola.

Ho abbattuto due bombardieri degli Yankee tesoro mio! Sono sicuro che saresti orgogliosa di me in questo momento.

Sto continuando ad avanzare verso il centro dei nostri QG. La salita è ardua, e più volte ho temuto che il mio caro vecchio Tunguska si ribaltasse, ma cosi non è stato per fortuna.

Sto riprendendo la mia marcia tesoro, a presto..

...

E' passata soltanto un'ora. Qui siamo sotto bombardamenti continui, l'unico suono che riesco a decifrare bene, fra un'esplosione e l'altra, è il rombo di quei maledetti aerei che ci passano sopra le teste.

Sono qui con il Tunguska, sù una delle cime più alte."E' troppo esposto" mi gridano i compagni attorno a me, ma ai miei occhi sono soltanto delle reclute con poche palle, e senza un Colonello.

Quindi faccio quello che voglio io, visto che intanto ho anche abbattuto uno di quei piccoli elicotteri neri da trasporto, non ricordo mai come quei dannati Yankee lo chiamano..

A presto piccol_____...

...

A quanto pare le reclute avevano ragione dannazione!!
Ho riaperto gli occhi nella sala infermieria della Fob. Mi hanno riferito che il mio Tunguska è esploso, probabilmente un Javelin anticarro, oppure un missile con guida laser, chi lo sa. Sono stato fortunato ad esserne uscito ancora vivo.

Sono dolorante mia dolce Katya, ma ancora in grado di combattere.
E prima di notte tesoro mio, ti prometto che mi sarò vendicato di questo affronto da parte dei capitalisti.

Mi sto riarmando, nonostante questi stupidi medici continuino a dirmi di stare a letto. Ma li senti tesoro mio?? Loro non si preoccupano, tanto al massimo quando gli Americani avranno sfondato il perimetro, prenderanno i dottori e il personale utile, e dopo un interrogatorio, gli offriranno posti di lavoro di prima scelta negli Stati Uniti.

Noi invece, le Forze Speciali Russe, le uniche cose che ci aspettano dagli Yankee sono: Prigionia, Torture e Morte.

E io non voglio nessuna delle tre..

Ho preso il mio fido Ak74 con ottica, lanciagranate, 2 IED, un po' di Primo Soccorso e qualche granata. Nel frattempo che ero incoscente, abbiamo perso due dei nostri quartier generali, saltati in aria ormai.

Prendo una jeep e continuo lungo la strada costiera che porta a Zaga. Supero Bovet e la voglia di vendicarmi è tanta. Tant'è che tiro al massimo il motore del fuoristrada, che quasi grida pietà ogni volta che affondo il piede contro l'acceleratore

Sto quasi arrivando alle due entrate una vicino all'altra, faccio una curva, e sai che ho visto in mezzo alla strada mia dolce Katya?? Non una lepre, tanto meno un cerbiatto che mi attraversavano la carreggiata. Un cecchino nemico, li in mezzo alla strada..

L'unica cosa che ricordo è che è ho premuto di più sul pedale e ho tirato sotto lo Yankee senza pensarci sù due volte. Vista la dimensione e la pericolosità del suo fucile, direi che lo avrebbe fatto chiunque al mio posto. Scendo dalla jeep, cerco di controllare i paraggi meglio che posso. Guardo in basso all'altezza della pancia, visto che sento stranamente caldo in quella zona. Vedo la mia mimetica completamente scura, che gocciola macchie di sangue. Colpito. Non so da chi. Non so da dove. So solo che perdo i sensi e sono a terra. Intorno a me soltanto esplosioni e rumori assordanti.

...

Ancora una volta mi risveglio in infermeria. Stavolta ci sono andato davvero vicino, e se non fosse stato per qualche masso sotto cui sono caduto, a questo punto l'attacco di mortaio mi avrebbe fatto a pezzi. Il problema è che potrei avere un emorragia interna a quanto dicono. I miei pensieri sono sempre rivolti a te mia cara, mentre mi rialzo dal letto d'ospedale e riprendo a trascinarmi verso le cassedi armamenti.

Ormai sta quasi venendo sera, e intorno a noi si sentono fischiare nei cieli quei maledetti aerei nemici, non so davvero come facciano a produrne cosi tanti e con cosi tante munizioni.. Io sto in piedi a fatica mia dolce moglie, non voglio dirti bugie. Mi fa male dovunque, sono bendato per più di metà del mio corpo. Non ho fatto in tempo nemmeno a cambiarmi mimetica, e ho ancora la mia imbevuta di sangue. Mi tengo in piedi a morfina ed epinefrine, i medici mi hanno pregato di non muovermi, ma io non li ho ascoltati, tanto per noi tre Spetsnaz non ci sarà un domani, e tutto sommato, lo sapevamo già.

Spero di riuscire a scriverti ancora mia dolce Katya, ti saluto intanto mentre scaldo il motore della nostra ultima jeep..

...

Dannazione. Questi maledetti medicinali e questo fottuto dolore mi hanno fatto uscire di strada mentre ero alla guida del mezzo. Si lo so, non avrei dovuto guidare in queste condizioni, ma che altro avrei dovuto fare??Far guidare il mezzo sordo di Mandraku?? Che non avrebbe capito manco mezza indicazione sul percorso?? Oppure dovevo dare il volante in mano a quel pazzo di Ventu?? Saremmo finiti in mezzo al fiume te lo dico io.. Comunque sia, stiamo perdendo tempo a riparare questa fottuta macchina del cazzo, e qui intanto i Capitalisti hanno distrutto un altro nostro QG. Decidiamo di muoverci a piedi.. Proprio quello che serviva alle mie stanche membra eh?? Un bella corsa di qualche kilometro con sulle spalle più di 45 kili mentre a fatica riesco a trattenermi dal vomitare sangue..

Arriviamo presso l'ingresso dell'ultimo QG. Il malefico Ventu si è appostato non troppo distante, mentre Mandraku sta cercando una bella posizione per curare l'ingresso. Purtroppo non abbiamo più molti colpi di artiglieria con noi..

Io invece mi muovo seguendo il perimetro della nostra fortezza, mi muovo basso e cauto, in direzione di Bovec, nascosto tra gli alberi. Gli aerei continuano a passarci sopra la testa, e senza il Tunguska c'è poco che possiamo fare. Sento le esplosioni davvero vicine, visto che da dove sono riesco a vedere perfettamente l'ultimo nostro QG. Prego di non morire cosi da vigliacco. Non da delle bombe scagliate dal cielo, preferisco mille volte morire guardando in faccia chi mi ha ucciso..

Spero ancora di riuscire a farti avere mie notizie mia dolce moglie, sappi che sto andando da solo vicino alla zona di sbarco dei Capitalisti, sappiamo che hanno occupato la cittadina di Bovec, e sto andando là per affrontarli..

...

Cazzo è stato un vero inferno là dentro..in città c'era qualche Americano, che probabilmente è stato spazzato via dalla nostra ultima artiglieria. Il piccolo problema è che dentro la città c'ero pure io..

Quel fottuto pazzo di Mandraku, sicuramente supportato da Ventu..

E questa maledettissima radiolina si è pure rotta, cosi non possono sentirmi mentre provo a chiamarli..

Mi sono preso un bombardamento in testa, per fortuna ho trovato riparo in una casa, e niente più di qualche lieve ferita, in aggiunta alle altre..

Purtroppo il QG è andato e sto tornando indietro per vedere se c'è qualche superstite capitalista in zona.

A dopo.

...

Credo proprio che questo sarà il mio ultimo messaggio per te mia dolce Katya, sei la cosa migliore che potesse capitarmi, e volevo soltanto scrivertelo cosi che tu lo sapessi ancora una volta.

Ho ucciso uno di quegli sporchi capitalisti, un altro cecchino, oggi è la mia giornata buona.

Comunque sia la base è perduta, le altre truppe stanno ripiegando o fuggendo, la maggior parte dei carri è saltata per aria e tutti i QG sono esplosi. Io ho perso i contatti con i miei compagni Spetsnaz, per quel che ne so potrebbero essere già morti. Sto innescando gli IED e me li sono messi sotto la mimetica tesoro mio. Lascio qui il mio zaino, con dentro questo diario.

Ti prego Americano, che stai leggendo queste mie parole sù un foglio di carta. Queste sono le mie ultime parole per mia moglie, falle avere questo mio diario, il resto dei documenti e gli armamenti tenetevelo pure. Un favore da un nemico che, nonostante tutto, vi ha sempre rispettato.

Grazie..

Il tuo Serg. Vasiliy Zarkovskij